P1 Fucina “Preservare”

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P1 Fucina “Preservare”

P1 Fucina “Preservare”

“Mai come oggi l’uomo che vive in paesi industrializzati sente la mancanza di natura e la necessità di luoghi: montagne, pianure, fiumi, laghi, mari dove ritrovare serenità ed equilibrio.”

(Mario Rigoni Stern)

A queste gigantesche parole di Mario Rigoni Stern, tratte dal libro “Uomini, boschi e api” non ci sarebbe da aggiungere nulla, sennonché…
Forse perché così possenti, scultoree, queste parole rimangono troppo alte, quasi inavvicinabili, intraducibili a molti di noi, in particolare al noi che vive le città frenetiche e inquinate d’Italia. E così sarebbe utile procedere a piccoli passi, a quello che giornalmente ci può riavvicinare alla “natura”. Partire dalla pratica quotidiana con un lento, ma determinato, riannodamento di fili antichi, ridiscendendo nella nostra origine d’esseri biologici. E quindi prima di arrivare a discernere tra natura e paesaggio, ci possiamo accontentare di riprendere alcune buone prassi; come sentire i profumi, camminare e cogliere il verde dei viali alberati, o fuggire nei luoghi più inaspettati dei fiumi cittadini, dei colli, dei parchi, a volte si fanno incontri benevoli, ce da crederci….

Chi sono

Sono nato ad Asiago nel 1921, in una casa appena ricostruita sulle macerie della Grande Guerra, da una famiglia che da secoli esercitava i commerci tra montagna e pianura, ma che anche aveva dato medici e ingegneri forestali”: così Mario Rigoni Stern racconta nella sua breve autobiografia, scritta in occasione dell’assegnazione del Premio Chiara alla carriera, nel 2003. La mia casa, la casa dove non sono nato, era al centro del paese e faceva angolo con una strada che collegava le contrade a nord con la piazza… La casa non era grande ……Le stanze erano basse, con il soffitto in legno, tranne al piano terreno che era in pietre e volta. Sopra i tre piani il tetto era molto ripido, coperto di scandole e senza camini”.

Ricostruirono anche la casa più grande e moderna che nel 1910 il nonno volle a meno di cento metri dalla vecchia, ed è qui che sono nato. Una casa di mezzo tra l’antico e il nuovo.
La mia terza casa fu un rifugio dell’inconscio e fisicamente non l’ho mai abitata. Dopo anni di guerra mi ero ritrovato in un grande Lager, in un angolo molto triste della Prussia Orientale (…) Su un foglio di carta chissà come trovato, con meticolosità e pazienza disegnai la casa che mi sarei costruita al ritorno” (…)
“Oggi, dopo anni di lavoro, una casa me la sono disegnata e costruita; ed è semplice come un’arnia per api” (…)
Da “Amore di confine”, “Le mie quattro case”

 

News 2021: Nuovo documentario su Rigoni Stern

Il trailer del documentario su Mario Rigoni Stern, in uscita entro l’anno, diretto da Tommaso Brugin e Federico Massa. Nel finale del trailer si vede la miniera di ferro tra le montagne della Stiria, dove i prigionieri del lager 12A/60 erano costretti ai lavori forzati. “Allora eravamo in una piccolo campo di concentramento. Forse il più alto di tutti i lager europei, tra due montagne coperte in basso di boschi e di erba, rocce nude e neve sulle vette. D’inverno, poi, la neve era tanta da coprire quasi l’alto recinto di reticolato; e freddo anche, tanto che qualche nostro compagno moriva d’assideramento tra i gradoni della miniera di ferro, a cielo aperto come i gironi del Purgatorio di Dante”. dal racconto I giorni del nord-est III di Mario Rigoni Stern. L’imponente miniera a cielo aperto, scavata sul monte Erzberg, è impressionante. Del lager resta solo una baracca, chiusa e abbandonata. Nulla ricorda quei giorni e il lager 12A/60, né un monumento, né un libro, né una targa. La cittadina più vicina alla miniera, Vordernberg, è graziosa e linda come allora, quando la vita scorreva tranquilla accanto all’orrore.

Chi siamo

La Fucina Letteraria è nata nel 2008 da un gruppo di persone che aveva frequentato, per alcuni anni, un corso di scrittura a Marostica, gli incontri erano tenuti in biblioteca dal professore Gianni Giolo. L’interesse comune per la lettura e la scrittura ha portato quelli che sono poi diventati i soci fondatori a ritrovarsi anche terminato il corso con continuità, e a formalizzare la costituzione di un gruppo che è andato via via crescendo negli anni, e che propone al territorio attività formative, incontri culturali, corsi di scrittura creativa e di lettura espressiva, iniziative di intrattenimento.

La nostra mission:

L’associazione è formata da appassionati di scrittura, di poesia e narrativa, che, senza fini di lucro, hanno lo scopo di:
1. stimolare l’attività della scrittura sia nel campo della narrativa che della poesia in persone adulte, attraverso il confronto diretto con altri scrittori, dilettanti o professionisti;
2. proporre attività di formazione attraverso corsi di scrittura creativa, di dizione e approfondimenti letterari;
3. promuovere incontri con autori;
4. organizzare eventi di lettura pubblica (reading anche con il connubio letteratura/arte-musica), conferenze, dibattiti, seminari, proiezioni di film e visite culturali;
5. collaborare con altre associazioni nel promuovere attività culturali;
6. proporsi come luogo di incontro e di aggregazione nel nome di interessi culturali.

Sede legale Via Mazzini, 79 – C.A.P. 36063 Marostica (VI) Italy cell +39 3495578374 info lafucinaletteraria@gmail.com